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La salma di don Carlo sarà ospitata nella Cattedrale in Città Alta in occasione dell'adunata nazionale che si svolgerà il 7, 8 e 9 maggio, perché le penne nere e i fedeli possano rendere omaggio al sacerdote, amato non solo per quello che fece a favore degli orfani della Seconda guerra mondiale, ma perché visse a fianco degli alpini la tragica campagna di Russia. La teca di vetro (del peso di oltre 500 chili donata dall'Ana) che ospita le spoglie mortali di don Gnocchi verrà accolta già nel pomeriggio di giovedì 6 maggio in Città Alta. La celebrazione della Messa (probabilmente alle 18) alla presenza di ammalati e personale sanitario, verrà presieduta dal vescovo monsignor Francesco Beschi. Nella giornata di venerdì sarà il direttivo dell'Associazione nazionale alpini con il presidente Corrado Perona a rendere omaggio al corpo del sacerdote alpino. Venerdì, sabato e domenica sarà possibile visitare la salma, che sarà costantemente vegliata da quattro alpini. Tra le penne nere e don Gnocchi c'è un legame molto forte, nato nel 1940 quando Carlo parte come volontario per il fronte greco-albanese con il battaglione Val Tagliamento, mentre nel 1942 viene assegnato come cappellano militare alla Divisione alpina Tridentina. Don Gnocchi vede da vicino la sofferenza dei soldati, vive con loro la ritirata di Russia. Frutto di quest'esperienza drammatica è il testo «Cristo con gli alpini». «La presenza della salma del Beato don Gnocchi è significativa non solo per gli alpini, ma credo per tutti i fedeli che ne hanno apprezzato l'opera e la fede», commenta Antonio Sarti, presidente della sezione Ana di Bergamo.
Laura Arnoldi il 24/02/2010 - L'Eco di Bergamo
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Ultimo aggiornamento Martedì 27 Aprile 2010 21:23 |