La città di Bergamo Stampa
Scritto da FURIA Luigi   

LA CITTÀ DI BERGAMO

La storia

Bergamo viene fondata in epoca pre-romana. Dal 49 a.C. diviene Municipio romano. A seguito della caduta dell'Impero, è ripetutamente saccheggiata, fino all'arrivo dei Longobardi nel 569 che vi insediano un Ducato. Spodestati dai Franchi nel 774, la città viene retta da una serie di vescovi-conti. Dal 1098 Bergamo è libero comune e si unisce alla Lega Lombarda contro l'imperatore Federico II. A partire dal XIII secolo, nell'ambito delle lotte tra guelfi e ghibellini, cade sotto l'influenza dei Visconti di Milano, che fortificano la Cittadella.

Dal 1428 Bergamo entra a far parte della Serenissima. I Veneziani ricostruiscono la città vecchia, erigendo possenti mura difensive. Il dominio veneto continua

fino all'epoca napoleonica quando - dopo la breve esperienza della Repubblica Bergamasca, della Repubblica Cisalpina e del Regno d'Italia - con la Restaurazione finisce sotto l'Impero austriaco e fa parte del Regno Lombardo-Veneto. Sia durante il periodo napoleonico che quello austriaco, assume un nuovo ruolo rispetto al passato: da città di confine entra in relazione più stretta con il resto della Lombardia.

 

Bergamo è parte attiva del Risorgimento. L'8 giugno 1859 Garibaldi, alla testa dei Cacciatori delle Alpi, entra trionfalmente in Bergamo dalla Porta di San Lorenzo. È la fine della dominazione straniera, già tanto sperata un decennio prima nei giorni dei moti del 1848. Nel 1860 Bergamo contribuisce con il numero più alto di volontari alla spedizione di Garibaldi, ciò che le permette di fregiarsi onorevolmente del titolo di "Città dei Mille".

Intanto, a partire dalla metà dell'Ottocento, cresce lo sviluppo economico di Bergamo, in particolare a seguito dell'afflusso di capitali dalla vicina Svizzera che porta all'insediamento di notevoli manifatture. Città Alta perde l'antico ruolo predominante sul resto dell'aggregato urbano e il nuovo centro della Città Bassa va assumendo sempre maggiore importanza politica ed economica.

Nel Novecento l'espansione urbanistica della Città Bassa cresce ulteriormente, assumendo la configurazione di una città che si estende a semicerchio nell'intera pianura antistante il colle. Nel corso della Prima Guerra Mondiale moltissimi giovani bergamaschi, soprattutto alpini, lasciano testimonianze indimenticabili di umile eroismo. Nel periodo drammatico che chiude il ventennio fascista, anche a Bergamo si organizza la Resistenza. Con la Liberazione e l'avvento della Repubblica riprende con slancio ed entusiasmo la vita democratica della città.

 

 

Onorificenze

Benemerita del Risorgimento

Bergamo è tra le 27 città decorate con medaglia d'oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale". Nel marzo 1848, i bergamaschi si sollevarono e costrinsero il presidio imperiale, agli ordini dell'arciduca Sigismondo, ad uscire dalla città. Inviarono quindi una colonna di trecento uomini a Milano, in tempo per partecipare ai combattimenti delle Cinque Giornate.

Per questo, con Regio Decreto 15 giugno 1899 fu decorata di “medaglia d’oro in ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza negli episodi militari del 1848

Città dei Mille

Bergamo e la sua provincia contribuirono alla spedizione di Garibaldi in Sicilia del 1860 con il più alto numero di combattenti, precisamente 174.

In ricordo della rilevante partecipazione di volontari bergamaschi, con proprio Decreto del 20 gennaio 1960, il Presidente della Repubblica stabilì che «...è concessa alla Città di Bergamo la facoltà di accompagnare lo stemma con l’iscrizione centrata in caratteri d’oro “Bergamo Città dei Mille”».  Bergamo è l'unica città italiana che vanti tale riconoscimento ufficiale.

 

Passeggiando per la città

Bergamo è nota per il suo dualismo che la distingue, divisa com’è in Città Bassa (Bérghem de sóta), posta sul piano, e Città Alta (Bèrghem de sura) che domina la pianura dai colli.

Città Bassa

La visita di città bassa inizia dalla stazione ferroviaria. Percorrendo viale Papa Giovanni, principale asse di congiungimento tra Bergamo bassa e la Città Alta, sulla destra ci si trova subito sul piazzale degli Alpini con l’ardito monumento che celebra le Penne Nere.

Poco prima dei propilei di Porta Nuova, sulla destra si può ammirare la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, con annesso l'ex convento fondato nel 1422 dai francescani minori osservanti; poco più avanti, superati i propilei di Porta Nuova, si apre piazza Matteotti, con i Palazzo Frizzoni, sede del Municipio, il monumento ai fratelli Calvi con bassorilievi in bronzo di Giacomo Manzù (1933), il monumento al Partigiano dello stesso Giacomo Manzù (1977) e la statua a Cavour di Leopardi Bistolfi (1913).

Siamo sul Sentierone, un largo viale alberato fiancheggiato da portici e lastricato in pietra, realizzato dai mercanti bergamaschi nel 1620. Percorrendo il viale a sinistra si giunge in via XX Settembre, cuore della Bergamo commerciale e meta preferita per lo shopping; proseguendo invece a destra si incontra il Teatro Donizetti con il monumento al grande compositore bergamasco. In fondo al Sentierone merita una visita la Chiesa di San Bartolomeo, costruita nei primi del Seicento sul luogo di un convento medioevale.

Percorrendo a sinistra largo Belotti e poi, a sinistra, via Sabotino, si giunge in piazza Dante nella quale si possono vedere: la Fontana, ultimo resto della Fiera settecentesca, il Palazzo di Giustizia, il Palazzo della Banca d'Italia (realizzati nei primi anni del ‘900 da Marcello Piacentini) e il Palazzo della Camera di Commercio, dell’architetto bergamasco Luigi Angelini.

Tornando verso piazza Vittorio Veneto, si possono ammirare la Torre dei Caduti, progettata da Marcello Piacentini e, al n. 5 della galleria, il Chiostro di Santa Marta, una testimonianza del monastero fondato nel '300.

Risalendo viale Roma e svoltando a destra in via Petrarca, si arriva in piazza della Libertà con l'ex Palazzo Littorio che fa da sfondo. Poco distante sorge la cinquecentesca Chiesa di Santa Maria e San Marco, nella quale si possono ammirare gli affreschi settecenteschi di Carlo Innocenti Carloni.

Svoltando a sinistra in via Tasca si raggiunge la Rotonda dei Mille, dove svetta la statua a Garibaldi

Proseguendo lungo viale Vittorio Emanuele II si sale verso Città Alta. È la strada Ferdinandea realizzata tra il 1837 e il 1857 per consentire l'attraversamento della città bassa in direzione del colle. Ai lati del viale si incontrano ville e palazzi novecenteschi e il monumento ad Antonio Locatelli, celebre de pluridecorato pilota bergamasco.

Dopo la stazione della funicolare, che si trova a sinistra e che porta direttamente in Città Alta, sulla destra si può ammirare il Convento di Santa Maria Matris Domini delle suore domenicane di clausura, fondato nel '200 ma ricostruito e successivamente modificato nel '400 che conserva al suo interno affreschi del secolo XV.

Proseguendo si arriva in vista della porta di Sant’Agostino; sulla destra, si può ammirare il grande Palazzo Stampa, costruito nel 1837 dall'architetto Ferdinando Crivelli. Dietro il palazzo inizia Borgo Pignolo, di origini medioevali, che riporta in Città Bassa. Lungo via Pignolo si possono ammirare gli splendidi palazzi neoclassici, le Chiese di Santo Spirito, Sant’Alessandro della Croce e di San Bernardino e visitare il Museo Bernareggi.

 

Città Alta

Da piazza Vittorio Veneto, percorrendo il viale omonimo, in una decina di minuti si raggiunge la stazione della funicolare che porta direttamente in Città Alta. Si può raggiungere anche a piedi attraverso gli scorlazzini (scalinate che da più punti la collegano alla parte bassa della città).

Bergamo Alta è una città medioevale, circondata da bastioni eretti nel XVI secolo, durante la dominazione veneziana, che si aggiungevano alle preesistenti fortificazioni al fine di renderla una fortezza inespugnabile. Bergamo è tuttora una delle quattro città italiane, assieme a Ferrara, Lucca e Grosseto, il cui centro storico è rimasto completamente circondato dalle mura che, a loro volta, hanno mantenuto pressoché intatto il loro aspetto originario nel corso dei secoli.

Basta mezza giornata per farsi un'idea delle bellezze naturali, artistiche e storiche di Bergamo Alta, passeggiare per i vicoli e le piazzette, vedere le caratteristiche case-torri medievali e visitare i monumenti più importanti della città.

Giunti alla stazione superiore della funicolare (che ha sede in un palazzo trecentesco; la caffetteria interna regala una vista mozzafiato su città bassa) in piazza Mercato delle Scarpe, detta anche Mercato Vecchio, nell’estremo angolo sinistro, si può ammirare il bel chiostro di San Francesco inserito in un complesso scolastico.

Lungo la ripida stradina a sinistra, in via Porta Dipinta, si può vedere la magnifica Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco che custodisce numerosi affreschi medioevali e una cappella interamente affrescata da Lorenzo Lotto, e da qui arrivare fino al parco della Fara all’ex monastero di Sant’Agostino. Prendendo invece a sinistra, si arriva a porta San Giacomo che, attraverso una bellissima strada acciottolata, riporta in città bassa. In vista della porta, sull’angolo a sinistra, si innalza l’imponente Palazzo Medolago Albani, costruito nel 1783 dall’architetto Simone Cantoni.

Sempre da piazza Mercato delle Scarpe, salendo a destra si sale alla Rocca, il nucleo difensivo più estremo della città, dove si possono visitare la Chiesa di Sant’Eufemia, fondata nel 1006, il Parco delle Rimembranze, dal quale si gode una vista impareggiabile su città alta, e il Museo Storico che conserva documenti e cimeli che ricordano il patriottismo dei bergamaschi nelle guerre di indipendenza, nella spedizione dei Mille e nelle guerre mondiali.

Sulla strada si incontrano l'antica chiesetta di San Rocco, eretta nel 1513 (nella quale è possibile ammirare un bell'affresco raffigurante una Madonna con Bambino) e diverse porte medioevali che nel XIV secolo permettevano l'ingresso nei depositi dell'Opera di Misericordia Maggiore, la più importante confraternita laica cittadina.

Scendendo da via Rocca e imboccando a destra via Gombito, sempre animata e ricca di negozi si giunge nella piazzetta di San Pancrazio. Qui è possibile ammirare i palazzi di origine medioevale, la cinquecentesca chiesa di San Pancrazio, la Fontana e la torre del Gombito. La torre di pietra più alta di Bergamo.

Da via Gombito salendo per via Lupo si arriva invece ad un antico lavatoio e, poco più avanti, in via Donizetti con i suoi bei palazzi di epoche diverse: il Palazzo dell'Arciprete, progettato dall’Isabello nel 1520, che rappresenta il migliore esempio di abitazione rinascimentale dell'intera città e, poco più avanti, il cinquecentesco Palazzo Pacchiani.

La strada prosegue fino a Piazza Vecchia, definita dal grande architetto Le Corbusier "la più bella piazza d'Europa". Qui si trovano la Biblioteca Civica, il Palazzo della Ragione, la settecentesca Fontana del Contarini, il Palazzo del Podestà costruito nel 1340 dai veneziani e il Campanone, l’altissima torre civica che ogni sera, alle 22, rintocca ancora 100 colpi a ricordo del  tempo in cui le porte della città venivano chiuse per la notte.

Attraversando il porticato del Palazzo della Ragione, si entra in piazza Duomo nella quale sono concentrati tutti i monumenti più importanti della città: il Duomo, la Cappella Colleoni dell'architetto Giovanni Antonio Amadeo con i monumenti funebri al condottiero Bartolomeo Colleoni e a sua figlia Medea, il Battistero eretto da Giovanni da Campione e la basilica di Santa Maria Maggiore coi suoi bei portali laterali nord e sud, pure di Giovanni da Campione. Quest'ultima chiesa all'interno reca i segni architettonici dei vari periodi che si sono susseguiti dall'epoca della sua costruzione. Degni di nota gli intarsi raffiguranti scene bibliche realizzate in legni di vari colori, i cui disegni sono attribuiti a Lorenzo Lotto, e un imponente confessionale barocco scolpito da Andrea Fantoni. La chiesa ospita la tomba del musicista Gaetano Donizetti.

Al termine della visita alle chiese, imboccando sulla sinistra via Colleoni, una stretta via animata da negozi e botteghe, si arriva in Piazza Mascheroni e, attraverso il passaggio della Torre del Campanella, nella piazzetta della Cittadella sulla quale svetta la Torre dell’Adalberto, del XII secolo. Qui, nel palazzo visconteo, meritano visita due interessanti musei: il Museo Archeologico e il Museo di Scienze Naturali Enrico Caffi.

Attraversata la piazza si arriva a Colle Aperto dove si può ammirare il Colle di San Vigilio e parte delle mura e delle cannoniere che cingono Città Alta. Da Colle Aperto, superata porta Sant’Alessandro, una delle quattro porte che davano accesso a città alta e che reca ancora lo stemma veneziano del Leone di San Marco, si sale con la funicolare al colle di San Vigilio, posto a quasi 500 metri, per ammirare la chiesetta e, dall’antichissimo castello posto nel punto più alto della città, la magnifica vista su Bergamo antica; scendendo lungo Borgo Canale, ai piedi del colle, si possono invece ammirare la scalinata di San Gottardo e, al numero 14, la casa natale del compositore bergamasco Gaetano Donizetti.

Riprendendo di nuovo via Colleoni e via S. Salvatore e poi proseguendo per via Arena si raggiungono il monastero di Santa Grata e il Museo Donizettiano che raccoglie memorie, manoscritti e pubblicazioni legate alla vita e alle opere del grande compositore.

Tornati in Colle Aperto, si può scendere in città bassa a piedi oppure con l'autobus che arriva sino in stazione. Lungo il viale delle Mura, lungo oltre cinque chilometri, si può ammirare il panorama della città. Lungo il tragitto si incontrano Porta San Giacomo e Porta Sant’ Agostino.

E così in sola mezza giornata, avrete visitato il centro storico di questa città che sicuramente rimarrà tra i vostri ricordi più belli.

 

I Musei

Accademia Carrara - Piazza dell'Accademia, 82/A

La principale pinacoteca della città, che custodisce circa 1900 dipinti dal XV al XIX sec. ed altre pregevoli collezioni , è chiusa per restauri, ma allestirà una mostra parziale delle maggiori opere presso il Palazzo della Ragione in Città Alta.

 

Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea - Via San Tommaso, 53

La Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea allestisce importanti esposizioni temporanee. Dal giugno 1999, con l'acquisizione della "Raccolta Gianfranco e Luigia Spajani", è visibile una parte delle collezioni permanenti con opere importanti di artisti italiani e stranieri del '900, tra questi, Morandi, Casorati, Balla, Boccioni, Savinio, de Chirico, Manzù, Kandinsky, Hartung e Sutherland.

Museo Storico di Bergamo

Sezione Ottocento - Rocca, Piazzale Brigata Legnano

Sezione mostre - Piazzale Mercato del Fieno 6/A

Il Museo raccoglie le principali testimonianze della storia della città e della provincia bergamasca dalla metà del 700 alla seconda guerra mondiale. Attraverso un percorso didattico i visitatori possono ripercorrere nelle sale del Museo tre secoli di vita della città attraverso immagini, testi, dipinti, tessuti, armi, medaglie, stampe, documenti, cartoline e fotografie.

Museo DonizettianoVia Arena, 9

Il Museo, dedicato al grande compositore, fu fondato nel 1902 e aperto al pubblico nel 1906. Oltre a preziosissimi manoscritti autografi, prime edizioni a stampa e cimeli donizettiani, conserva un'intera raccolta di strumenti a tastiera, ad arco e a fiato di recente restauro, tra i quali spiccano il fortepiano usato dal Maestro nel suo lavoro.

Museo Civico di Scienze naturali  "E. Caffi" - Piazza Cittadella, 10

Intitolato al suo fondatore sac. Enrico Caffi, il Museo nasce nel 1917 da collezioni geologiche, botaniche, zoologiche ed etnografiche provenienti dal Regio Istituto Tecnico e da donazioni private. Una sala è dedicata ai Mammiferi e una al gruppo degli Artropodi e alle classi che lo compongono: Aracnidi, Miriapodi, Crostacei e Insetti. Il settore Etnografico presenta una selezione delle collezioni conservate nel museo. Una documentazione sui processi di fossilizzazione introduce al settore dedicato alla Paleontologia che comprende la sala dell'Allosauro. Da questa si accede alla sezione dedicata alla Petrografia e alla Mineralogia Sistematica; quindi a una sala dedicata alla "Geologia Orobica" che illustra i cambiamenti del territorio bergamasco nel corso di alcune centinaia di milioni di anni. Nella "Sala del Carsismo" infine viene illustrato un fenomeno geomorfologico molto diffuso nel territorio bergamasco.

 

Museo Civico Archeologico - Piazza della Cittadella, 9

Il museo ospita le seguenti sezioni: preistorica con reperti dal paleolitico all'età del ferro (vasi bronzei, etruschi, corredi tombali della necropoli di Brembate Sotto) inoltre vasi a vernice nera, olpi e altro materiale della seconda età del ferro; del Lapidario (lapidi funerarie con iscrizioni); della città, che ripercorre la storia di Bergamo, dal VI sec. a.C. all'età romana, con lapidi funerarie, altari, frammenti architettonici; alto medievale con reperti goti e longobardi (spade damasciate, speroni ageminati, umboni di scudo, guarnizioni di cinture e crocette in foglia d'oro decorata a sbalzo).

 

Museo Diocesano d'Arte Sacra Bernareggi - Via Pignolo 76

Il museo, intitolato a Monsignor Adriano Bernareggi, documenta attraverso opere d'arte e oggetti di culto la nascita della Diocesi e come nei secoli si evolve il culto dal XII al XVII secolo. Il percorso didattico parte dall'altare per poi proseguire con il battistero e con il polittico in cui erano rappresentate le immagini dei Santi che un tempo erano collocate direttamente all'altare. In tal modo viene spiegato come era concepito il culto, come si sviluppava la devozione popolare e che volto avevano i luoghi e gli oggetti liturgici fino a trenta anni fa, prima del Concilio II.

Luigi Furia

 

 

 

Ultimo aggiornamento Domenica 18 Aprile 2010 09:05