La «stecca» degli alpini da Latina a Bergamo Stampa

Passaggio di consegne tra sindaci per l'adunata di maggio
Ipotesi di gemellaggio per le fanfare: un raduno annuale
 

 

Foto Beppe Bedolis

 Il passaggio della stecca. Un gesto rituale che legava i «veci» ai «bocia», anno dopo anno, inverno dopo inverno. Si ripeteva al termine della naja e da 82 anni si ripete anche tra un'adunata e l'altra. Perché i valori che legavano un alpino all'altro durante il servizio di leva sono gli stessi che li uniscono durante l'annuale ritrovo. E così ogni anno il testimone passa dalla città che ha ospitato l'evento nei mesi precedenti a quella che si accinge a farlo. Ieri, in vista dell'83ª adunata, è toccato a Bergamo. Nell'aula del Consiglio comunale la stecca è stata consegnata all'amministrazione dai colleghi di Latina. Una cerimonia sentita, una sorta di abbraccio fraterno che ha coinvolto tante autorità, tra cui l'ex ministro Mirko Tremaglia, il prefetto Camillo Andreana, don Mario Carminati, in rappresentanza del vescovo Francesco Beschi e referente per la diocesi nel comitato organizzativo della stessa adunata, oltre a numerosi alpini. Solo un assaggio, naturalmente, perché come ha sottolineato il sindaco Franco Tentorio «tra un paio di mesi gli alpini arriveranno a Bergamo da tutta Italia e dall'estero per ritrovarsi e per festeggiare insieme a noi il ricordo dei loro caduti e per consolidare le loro tradizioni che sono anche le nostre tradizioni». «Come sindaco – ha aggiunto il sindaco Franco Tentorio – ma anche personalmente, mi sento interprete entusiasta di questi sentimenti e, a nome di tutti i miei concittadini, mi inchino dinanzi ai valori che gli alpini esprimono e che sono radicati nei sentimenti di umanità, solidarietà e di pace tra gli uomini». A consegnare la stecca a Franco Tentorio ci ha pensato il collega primo cittadino di Latina Vincenzo Zaccheo: «All'amico Franco – ha detto rivolgendosi al primo cittadino e presentando un filmato sull'adunata che si è svolta lo scorso maggio – mi lega un rapporto di vecchia data e un percorso politico simile. Mi piacerebbe che questa vicinanza e questo ideale passaggio di consegne diventassero l'occasione per legare ulteriormente Latina e Bergamo nel segno delle Penne nere: la proposta è quella di un raduno annuale delle fanfare e dei cori alpini alternando l'organizzazione nelle due città». Proposta che il sindaco Franco Tentorio non ha certo lasciato cadere, dando già la propria disponibilità in tal senso. Nel frattempo c'è da pensare all'imminente adunata e, stando alle aspettative dei diretti interessati, non sarà cosa da poco: «C'è un filo conduttore che lega Latina a Bergamo – ha detto il vicesindaco e coordinatore dell'adunata per il Comune Gianfranco Ceci, al fianco del presidente del Consiglio Guglielmo Redondi – un filo conduttore fatto di valori e impegno civile, ma anche di capacità organizzativa; faremo del nostro meglio per raccogliere il testimone al meglio». «L'adunata è un grande appuntamento – ha concluso Antonio Sarti, presidente dell'Ana Bergamo al fianco di Nicola Corradetti suo omologo di Latina – tre giorni che servono a ribadire il legame tra le Penne nere e la continuità del loro impegno: il raduno serve per "ricaricarci" e ci aiuta a lavorare all'insegna della solidarietà durante il resto dell'anno».

Emanuele Falchetti il 21/02/2010 - L'Eco di Bergamo

 
 

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