Malori, soccorse 200 persone. Grave ragazza caduta in bici Stampa

Superlavoro per il 118: quintuplicati gli interventi, quasi 500 chiamate. Due infarti in via Mai e alla funicolare. Valoti: oggi 30 squadre a piedi

 

 

Duecento persone soccorse, oltre cinquecento telefonate al 118 e quattro episodi gravi. È il bilancio dei soccorsi di ieri in città nell'ambito dell'adunata degli alpini. Mentre venerdì la situazione era rimasta nella norma – soltanto 37 le persone soccorse dal personale del 118 e una sola portata in ospedale per accertamenti, ma subito dimessa –, ieri la situazione è degenerata, in particolare dalle 15 in avanti, e il numero delle persone soccorse è quintuplicato.
Il primo intervento serio ha però visto impegnato il 118 attorno alla mezzanotte di venerdì, quando una ragazza di 24 anni, che si stava spostando in bicicletta, ha perso il controllo del mezzo ed è caduta a terra, picchiando con particolare violenza il capo per terra e riportando un grave trauma cranico. Subito soccorsa dal 118, è stata trasportata agli Ospedali Riuniti in codice rosso: la giovane è in prognosi riservata e si trova ricoverata in neurochirurgia, sotto osservazione da parte dei medici. Non sarebbe tuttavia in pericolo di vita.

 


Un altro incidente di una certa gravità si è verificato nel cuore della notte in periferia: uno dei «trabiccoli» realizzati dagli alpini appositamente per l'adunata si è infatti ribaltato e due delle numerose persone che erano a bordo si sono ferite in modo serio: una ha riportato una frattura esposta a una gamba, l'altra una frattura costale. Anche in questo caso il tempestivo intervento dei mezzi di soccorso – presente in città con un numero considerevole di postazioni fisse e mobili – ha consentito un soccorso praticamente immediato.
I due feriti sono stati accompagnati ai Riuniti, dove si trovano ricoverati. Altre due persone, ieri, sono state colte da infarto mentre partecipavano ai festeggiamenti in centro. Il primo episodio nel tardo pomeriggio, in via Angelo Mai, dove un uomo di 56 anni si è sentito male. È subito accorsa una squadra del 118 e il medico gli ha praticato il massaggio cardiaco: le sue condizioni sono state stabilizzate e il cinquantaseienne è stato trasferito all'ospedale Gavazzeni.
Un altro episodio analogo ha invece interessato un uomo di circa 60 anni che, ieri sera attorno alle 22, si trovava con amici alla stazione a monte della funicolare, quando all'improvviso si è accasciato: anche in questo caso si trattava probabilmente di un infarto e la squadra a piedi del 118 ha subito raggiunto piazza Mercato del fieno e l'ha stabilizzato. L'uomo è stato portato d'urgenza ai Riuniti, dove è stato sottoposto a ulteriori accertamenti sanitari.
«A partire dalle 15 la situazione è lentamente degenerata – spiega Oliviero Valoti, direttore del 118 – e il numero delle chiamate è ulteriormente incrementato. Siamo arrivati a circa 500 telefonate in una sola giornata, quando solitamente le chiamate alla nostra centrale operativa sono 230, in media, in un normale sabato di maggio. Dalle 15 in avanti abbiamo registrato ben 300 chiamate. Si trattava perlopiù di malori e cadute causate dall'alterazione psicofisica provocata dall'alcol. Nessun caso particolarmente grave, per fortuna. Devo dire che tutti gli operatori che fanno capo alla centrale e che stanno facendo davvero un superlavoro stanno rispondendo davvero bene a una situazione come quella di questi giorni, senza quasi mai fermarsi. Proprio la capillare presenza ha consentito di intervenire in maniera tempestiva nei numerosi episodi che si sono registrati in centro. Temevano soprattutto i problemi legati alla calca – prosegue Valoti –, ma per fortuna finora non si è verificato alcun episodio particolarmente grave. Oggi avremo 7 posti di primo soccorso, ciascuno dei quali formato da 30 operatori, e in più 30 altre squadre a piedi. Per farci largo con i mezzi di soccorso tra l'immensa folla abbiamo dovuto usare la sirena anche per casi non gravi, dunque la gente non si spaventi se ha sentito un po' di sirene. Ci siamo dovuti inventare il "codice verde con sirena", che solitamente non esiste».
 

Fabio Conti il 09/05/2010 - L'Eco di Bergamo