Tante le bandiere distribuite dalla sezione di Bergamo dell'Ana nelle terze medie di città e provincia
Sono 15 le penne nere che ogni settimana incontrano gli studenti per una lezione di educazione civica
Sono 23 mila la bandiere nazionali consegnate ad altrettanti studenti delle terze medie di Bergamo e provincia in cinque anni scolastici (ma i dati su quello in corso non sono ancora definitivi): basta questo numero per mostrare il successo dell'iniziativa «Il tricolore nelle scuole», unica nel suo genere, promossa dalla sezione dell'Associazione nazionale alpini (Ana) di Bergamo e avviata nell'anno scolastico 2004/2005 in forma sperimentale. Dopo aver «testato» l'intervento in sette istituti ed essersi confrontati con i docenti, gli alpini hanno messo a punto il progetto, perfezionandolo nel tempo e decidendo di rivolgerlo agli alunni di terza media, che per età e percorso scolastico sono più in grado di apprezzare l'incontro.
Fanno parte di questo singolare gruppo di «insegnanti» 15 penne nere doc, che settimanalmente vanno a scuola per incontrare i ragazzi e spiegare loro l'attività dell'Ana. Ma gli alpini soprattutto vogliono raccontare ai futuri cittadini il significato di alcuni simboli che rappresentano l'Italia. Ai ragazzi viene mostrato un filmato che ricorda la storia della bandiera, dalla nascita nel lontano 1797 all'aspetto attuale sancito nell'articolo 12 della Costituzione, che recita: «La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a bande verticali e di uguali dimensioni». E dal tricolore si passa all'inno nazionale, che i ragazzi spesso riconoscono solo perché cantato in eventi sportivi internazionali.
«Dopo aver brevemente illustrato la storia delle truppe alpine e mostrato con immagini e filmati d'epoca alcuni momenti importanti della storia del Novecento, arriviamo a parlare dell'Ana e dell'impegno alpino sul fronte della solidarietà», spiega Antonio Arnoldi, coordinatore dell'iniziativa. Grande interesse suscitano le immagini dei gruppi di Protezione civile, delle squadre antincendio e dei nuclei cinofili. «Per quanto riguarda le truppe in armi, i ragazzi rimangono molto colpiti dalle missioni all'estero in Bosnia, Iraq e Afghanistan».
Il bilancio è molto positivo: nel 2005/2006 le classi incontrate sono state 155 per un totale di 3.600 studenti; l'anno successivo 201 per 4.350 studenti, poi 283 classi con 6.100 ragazzi, l'anno scorso 328 con un record di 6.989 studenti. Quest'anno gli alpini sono già intervenuti in 94 classi, ma da qui alla fine dell'anno sono già in programma 117 incontri con gruppi scolastici. Le scuole interessate? «Città e provincia – spiega Antonio Arnoldi – hanno risposto con uguale entusiasmo. Si tratta per lo più di scuole pubbliche, ma anche qualche istituto privato ci contatta».
L'investimento da parte della sezione è alto in questa operazione che vuole essere di avvicinamento ai giovani, perchè ad ognuno di essi viene distribuito un opuscolo e il tricolore. «Ad ogni gruppo locale si chiede di accollarsi il costo della bandiera donata ad ogni studente del proprio paese, quale simbolo fondamentale dell'essere cittadini italiani» conclude Arnoldi. Obiettivo dell'iniziativa è «far riflettere – spiega il presidente sezionale Antonio Sarti nell'introduzione della pubblicazione preparata per i giovani – su quei valori positivi che sono in noi e che hanno caratterizzato l'evoluzione della società. Mi riferisco all'amicizia, allo spirito di sacrificio, al desiderio di migliorare, alla solidarietà, al corretto vivere civile, a tutti quei valori morali che sono sintetizzati in quel tricolore che si identifica con la nostra storia, l'impegno dell'oggi, la speranza di un futuro migliore».
L. A. il 18/03/2010 - L'Eco di Bergamo
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