«Prima di tutto, vorrei rivolgere un ringraziamento a tutti i miei collaboratori della divisione delle Attività economiche, che hanno lavorato con impegno e passione e, sin da oggi, posso affermare che per quanto ci riguarda siamo pronti, e che già domani potremmo affrontare l'83ª Adunata nazionale degli alpini, in programma il prossimo mese di maggio»: queste le parole dell'assessore alle Attività produttive del Comune di Bergamo, Enrica Foppa Pedretti, che abbiamo incontrato nei giorni scorsi poco dopo un incontro di Giunta.
«Ma se le cose sono a questo punto – prosegue l'assessore – buona parte del merito va anche alle Associazioni di categoria coinvolte (Ascom, Confesercenti), che hanno risposto con grande entusiasmo e dalle quali ho avuto una splendida collaborazione: pensare, organizzare e gestire quello che sarà il quotidiano, con il maggior flusso in città di centinaia di migliaia di persone, all'inizio ci è sembrato un problema; poi, giorno dopo giorno, tutte le tessere hanno trovato la loro collocazione. Tanti i problemi che abbiamo dovuto risolvere, tra i più importanti quello dell'approvvigionamento di cibo, bevande e non solo, in particolare dell'acqua, compito che dovrà essere svolto o di prima mattina, oppure nelle ore notturne. Problema per il quale abbiamo trovato una soluzione, che ci consentirà di rifornire adeguatamente la città senza per questo intralciare la manifestazione».
«Si presume – prosegue Enrica Foppa Pedretti – che dal 7 al 9 maggio (ricordiamo che la grande sfilata è prevista il giorno 9, ndr) Bergamo venga invasa forse da mezzo milione di persone, che la città dovrà accogliere con gioia, ma anche dando tutta l'assistenza necessaria: ecco quindi il piano delle farmacie, che resteranno tutte aperte durante il giorno, mentre la notte saranno solo alcune, quelle a battenti aperti con turni più lunghi rispetto all'ordinario. Ma oltre le medicine, e ci auguriamo che ne servano il meno possibile, importante sarà la produzione del pane: ecco quindi il coinvolgimento dell'Associazione dei panificatori (Aspan) per una produzione straordinaria».
«Il pane – continua l'assessore – non servirà solo per i bar o i tanti banchetti, ma anche per i ristoranti, che offriranno ai nostri ospiti e agli stessi bergamaschi menù a prezzi favorevoli: quelli che aderiranno all'iniziativa, e speriamo siano molti, potranno venire identificati da una targa esposta in vetrina con la scritta «Menù dell'alpino». L'iniziativa è stata recepita anche da molti bar che serviranno consumazioni base, a prezzi predefiniti, con l'operazione denominata «Bar amico dell'alpino». E sempre in questo ambito, gli alpini troveranno anche il "Negozio amico", aperto a tutte le attività commerciali, con prezzi, anche in questo caso, favorevoli. E come nelle precedenti iniziative, anche questi negozi potranno venire identificati grazie ad una particolare vetrofania. Altra interessante iniziativa è il concorso vetrine, aperto a tutti i commercianti, sul tema «La patria e l'alpino": quelle meglio addobbate, riceveranno un riconoscimento dal Comune di Bergamo. Durante i 3 giorni dell'adunata, inoltre, bar e ristoranti potranno restare aperti eccezionalmente sino alle due di notte, mentre i negozi fino a mezzanotte».
«Abbiamo detto che si prevede l'arrivo in città di centinaia di migliaia di persone – è ancora l'assessore a spiegare –, e Bergamo, in particolare il centro, non sarà in grado di accoglierle tutte: abbiamo così cercato di coinvolgere in tutte le attività anche i quartieri e borghi storici, non solo per distribuire meglio gli ospiti, ma anche per fare conoscere le altre realtà cittadine al di fuori del centro. In questa operazione è stato decisamente di aiuto il consigliere Lorenzo Carminati, che si è attivato immediatamente raccogliendo tutte le iniziative decise dalle associazioni di via o di bottega: ecco quindi, oltre all'imbandieramento della periferia, magari in zone lontane dalla sfilata; i concerti delle fanfare e quelle dei cori, che si sposteranno nell'arco di tutte le giornate da un luogo all'altro; i banchetti organizzati dai commercianti per assaggi di prodotti tipici e degustazioni gratuite».
Lungo il percorso dell'adunata vogliamo ricordare che verranno anche allestiti 147 banchetti o, come tecnicamente vengono definiti, «posteggi per gli alpini», cento dei quali per la distribuzione e vendita di generi alimentari e i rimanenti per la vendita di oggettistica attinente all'adunata. Queste le vie dove verranno posizionati: Cesare Battisti, Casalino, Giovanni Pascoli, San Francesco d'Assisi, Guglielmo d'Alzano e piazzale Goisis.
Tra le tante iniziative organizzate dai quartieri. già ne vanno segnalate alcune: in via Borgo Palazzo, venerdì e sabato 8 e 9 maggio, vin brulè e assaggi tipici offerti dall'Associazione delle Botteghe; in via Rillosi degustazione di prodotti tipici; all'auditorium S. Sisto, letture di lettere originali di reduci della campagna di Russia; in via Mameli e via delle Vittoria, animazione per bambini e adulti e concerti, uno dei quali tenuto da un gruppo rock di residenti dello stesso quartiere e ancora altre, molte delle quali ancora in fase di preparazione.
«Bergamo è una città generosa – conclude Enrica Foppa Perdetti – e i suoi abitanti lo saranno altrettanto nei confronti degli alpini che giungeranno da ogni parte d'Italia e dall'estero, come è già successo anche nel 1986, in occasione dell'ultima adunata in città: quando le penne nere, domenica notte o lunedì, rientreranno alle loro abitazioni, siamo sicuri che porteranno nel cuore non solo il ricordo di una grande adunata, ma anche di una città che li ha accolti con gioia e che ha condiviso con loro un momento così importante, che per Bergamo dovrà essere indimenticabile».
Egidio Genise il 18/03/2010 - L'Eco di Bergamo