L'allarme degli alpini
Attenzione alle persone che, in questo periodo, si presentano ad esercizi commerciale o a privati cittadini chiedendo soldi per l'organizzazione della prossima adunata nazionale degli alpini. Si tratta di truffatori.
L'allarme viene dalla stessa associazione degli alpini, l'Ana, sezione di Bergamo, che precisa come nessuno sia stato autorizzato per una simile raccolta.
È il presidente della sezione Ana di Bergamo, Antonio Sarti, a spiegare in un comunicato come l'associazione abbia già ricevuto diverse segnalazioni circa l'operato di persone non meglio identificate che andrebbero a chiedere soldi «porta a porta», a privati e negozi, in tutta la provincia. Una provincia che, si sa, è particolarmente affezionata al mondo degli alpini e che attende con partecipazione la prossima grande adunata nazionale, a Bergamo, all'inizio di maggio. Sarà un evento di grande portata, con il coinvolgimento di centinaia di migliaia di persone e un conseguente, imponente, apparato organizzativo per la cui predisposizione sono in campo direttamente, tra l'altro, le istituzioni cittadine e provinciali. Serviranno anche tanti soldi, ma non vengono raccolti «porta a porta».
Il presidente dell'Ana di Bergamo precisa che «l'Associazione nazionale alpini non ha in atto alcuna raccolta fondi per l'Adunata, né intende promuoverla e tanto meno ha incaricato altri a farlo». Invita poi chi venisse contattato per questo, a chiamare i carabinieri.
20/03/2010 - L'Eco di Bergamo
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