Chiudono le palestre. Anzi, aprono alle penne nere Stampa

Sono 31 quelle a disposizione dell'adunata. L'assessore comunale Minuti spiega l'organizazione dell'ospitalità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dormire? Anche in palestra. Così accadrà all'adunata degli alpini. «Anche per questo – dice Danilo Minuti, assessore comunale all'Istruzione, politiche giovanili, sport e tempo libero – voglio rivolgere il mio ringraziamento ai dirigenti scolastici degli istituti comprensivi, che ci hanno consentito di mettere a disposizione degli alpini ben 31 palestre delle scuole del territorio, dove troveranno alloggio, per due giorni e due notti, il 7 e l'8 di maggio, oltre 2.800 persone. In quei giorni, per motivi di sicurezza, l'attività didattica sarà sospesa, per riprendere regolarmente il lunedì successivo, 10 maggio: in mattinata tuttavia, pur riprendendo le lezioni, per consentire agli alpini di procedere alla pulizia e alla disinfestazione delle palestre occupate, resterà sospesa l'ora di educazione fisica».
L'allestimento delle palestre sarà a cura dell'Associazione alpini, che provvederanno con brande e tutto il materiale necessario al soggiorno degli ospiti; per evitare danneggiamenti il pavimento dei locali verrà ricoperto con manti speciali che verranno poi lasciati alle scuole che potranno farne l'uso che riterranno più opportuno. Ma gli alpini verseranno alle scuole interessate 200 euro per ogni palestra utilizzata, quale contributo per l'assistenza fornita e per la presenza, nei due giorni, di personale ausiliario per tutte le necessità o gli eventuali problemi che si dovessero presentare. Ad affiancare il personale, in ogni scuola ci sarà un responsabile degli alpini, che si prenderà carico della gestione della struttura.
«La disponibilità e la generosità delle penne nere – prosegue Minuti – sono dimostrate anche da un importante intervento che personale specializzato ha compiuto alla scuola "Ghisleri", in via Cappuccini, dove sono stati sistemati, a spese dell'Ana, i bagni della palestra. In questa scuola saranno ospitati 185 alpini della sezione di Varese. Abbiamo anche voluto coinvolgere in questo importante avvenimento tutti gli alunni di elementari e medie della città, con un grande concorso sul tema dell'adunata: i temi, i disegni, i lavoretti e quant'altro verranno poi raccolti e se, come speriamo, il materiale sarà abbondante e interessante, verrà allestita una mostra».
«Come assessorato allo Sport – aggiunge Minuti – abbiamo messo a disposizione il Centro sportivo Italcementi, che nei giorni dell'adunata verrà trasformato nella base operativa, in una sorta di quartier generale dell'intera manifestazione. E non solo. Gli alpini avranno a disposizione anche lo stadio e il campo Utili: il primo per l'esibizione delle fanfare e dei cori, con il carosello della fanfara militare alle 20,30 di sabato, ma soprattutto per il grande spettacolo del lancio dei paracadutisti che avrà luogo sempre sabato, a mezzogiorno; invece il campo Utili sarà utilizzato per una grande esposizione di veicoli storici, come una sorta di grande museo all'aria aperta».
Un altro luogo simbolo della città, il Lazzaretto, verrà utilizzato dagli alpini per la celebrazione, sabato alle 17, della Messa in suffragio dei Caduti, celebrata dal vescovo di Bergamo e concelebrata dai cappellani militari alpini. A questo proposito va detto che l'intera struttura, nei giorni precedenti l'adunata, verrà ripulita da tutte le scritte che oggi ne deturpano l'immagine. Ricordiamo poi che presso il parco Suardi sarà allestita la «Cittadella degli alpini», con l'esposizione di mezzi e dotazioni delle truppe in armi. Il contingente di militari che giungerà in città per gestire la Cittadella sarà composto da circa 100 uomini.
«Come tutti i miei colleghi dell'Amministrazione comunale – conclude l'assessore Minuti – non posso che dirmi soddisfatto per l'organizzazione di questa grande manifestazione che vedrà coinvolti, oltre che gli alpini, tutti gli abitanti della città: ci sarà sicuramente qualche disagio, ma sono convinto che ogni bergamasco sarà più che felice di partecipare ad un avvenimento di questa portata. Bergamo resterà nel cuore degli alpini, gli alpini resteranno in quello dei bergamaschi».
 

 

Egidio Genise il 16/04/2010 - L'Eco di Bergamo

 

 
 

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