Gioco di squadra fra la Sitip e la Tessitura Fratelli Gelmi. Pronte per gli alpini 140 mila bandiere: «Un grande orgoglio»

Arrivano dalla Val Seriana le bandiere tricolori distribuite dall'Ana, l'Associazione nazionale alpini, che stanno vestendo a festa Bergamo per accogliere gli alpini. E alla Sitip di Cene così come alla Tessitura Fratelli Gelmi di Leffe si respira l'orgoglio di aver realizzato un prodotto made in Italy, o meglio made in Val Seriana, per un evento italianissimo come l'adunata delle penne nere, corpo particolarmente caro alla terra bergamasca.

Tutto è nato dalla pensata proprio di un alpino: Egidio Cassera, penna nera a Cuneo e a Bolzano, oggi responsabile vendite dei tessuti indemagliabili della Sitip per l'Italia. «Una delle nostre colonne», come lo definiscono in azienda, dove è entrato la bellezza di 37 anni fa, fra i primi impiegati, il secondo per la precisione, assunti dal gruppo tessile guidato dal presidente Luigi Pezzoli. «Che pure è un alpino: l'ha fatto a Merano», racconta la figlia Silvana Pezzoli, direttore commerciale.
Insomma, in mezzo alle penne nere, non poteva passare inosservato l'avvicinarsi dell'adunata nazionale dell'8 e 9 maggio, la numero 83 negli annali dell'Ana e per la cronaca la terza che fa tappa in città, dopo la 59ª del 1986 e la 35ª del 1962. Si era ancora in autunno e Cassera butta lì l'idea: perché non ci proponiamo per fare i tessuti del Tricolore? Ok, il suggerimento piace.
Ma una volta fatti i tessuti, in poliestere, pronti per la stampa digitale, chi ci imprime il verde, il bianco e il rosso e confeziona le bandiere? A Cassera viene in mente che una delle aziende clienti della Sitip, la Tessitura Fratelli Gelmi di Leffe, produce giusto bandiere e stendardi. Anche qui l'idea viene accolta con favore e si mette in moto un gioco di squadra fra il grande gruppo di tessitura e la piccola industria specializzata in stampa digitale di tessuti per eventi.
«Così ci siamo proposti con tutto il pacchetto all'Ana di Bergamo», spiega Silvana Pezzoli. Detto e fatto. I telai si sono messi al lavoro: «Ad oggi sono state realizzate 140 mila bandiere e più di 2 mila striscioni». Per intenderci, sono quelli orizzontali lunghi, sei metri per uno di altezza, qualcuno anche da otto metri per uno, con la scritta di benvenuto agli alpini. «Li abbiamo fatti anche con la dedica di ogni paese», racconta Cassera. Se ne vedono sui ponti e sui cavalcavia a salutare le penne nere all'inizio e alla fine dei paesi.
Le bandiere, invece, sono in tre misure: quelle che si appendono ai lampioni, quelle per le finestre e i drappi verticali, sempre con la prima banda verde rigorosamente prima a sinistra o prima in alto. Fra l'altro, il primo ordine era di 100 mila bandiere. «Ma la risposta è stata così forte da tutta Bergamo che ne sono servite altre», dice Silvana Pezzoli. E probabilmente ai 40 mila metri di tessuto realizzati, se ne sarebbero potuti aggiungere ancora, ma ormai il tempo stringe.
Mancano due settimane all'appuntamento e Bergamo è già uno sventolio di Tricolori. «Aver servito gli alpini con bandiere realizzate in Val Seriana è motivo di grande orgoglio», dice Silvana Pezzoli. Idem per Roberto Gelmi, uno dei titolari della Tessitura Fratelli Gelmi di Leffe.
Una storia di entusiasmo e di gioco di squadra che al di là dei risultati economici ha funzionato. «È stata un'esperienza positiva: il futuro è anche nella collaborazione», commenta Pezzoli.
«È stata una sinergia vincente», le fa eco Gelmi. «La sinergia fra piccoli e grandi - aggiunge - va approfondita e cercata, perché spesso si possono presentare delle opportunità anche alle piccole aziende, che possono andare in fumo se non sono supportate dalla grande».
Quanto alle bandiere, dopo la soddisfazione tutta bergamasca di quest'anno, si pensa già al bis. Da Cene a Leffe si stanno scaldando i motori per riuscire a realizzare sempre in tandem le bandiere anche della prossima adunata: appuntamento a Torino, nel 2011.

Silvana Galizzi il 22/04/2010 - L'Eco di Bergamo