Ombrello a portata di mano: ma i rovesci si attenuano.
Mi tocca parlare del tempo per gli alpini. Se l'impresa in sé è già disperata nei giorni normali e per gli utenti «normali» (che ormai si sono abituati a me e ai miei periodici «flop», per cui qualche sconto me lo fanno…) immaginerete il rischio di dover garantire o meno il bel tempo, ai 400 mila che stanno invadendo Bergamo.
Mi consola il fatto che gli alpini, o per l'esperienza diretta dei «veci» in certe tragiche vicissitudini di guerra, o per il tosto allenamento sostenuto dai «bocia» in certi campi invernali o in certe lunghe marce sui monti della Val Venosta, di sicuro hanno imparato, spesso a loro spese, a convivere con le mutevolezze del clima. Non ho fatto il militare, per motivi di famiglia, ma conosco i racconti dei tanti miei coetanei che ci sono passati, e per l'amore che ho da sempre per la montagna, un po' «alpino» mi sento anch'io.
Passiamo allora a dire del tempo che sta facendo, con qualche preoccupazione inevitabile, perché la fase perturbata che caratterizza questo inizio di maggio si presenta davvero intensa e ben organizzata. Pensavo ieri, sotto i violenti rovesci temporaleschi di metà pomeriggio, a come può essere l'umore in una tendopoli, pur disponendo di un ampio rifornimento di viveri e di liquori, quando magari l'acqua inizia a filtrare fra i picchetti delle tende.
Diciamo che la «cattiveria» dei rovesci di ieri dovrebbe essersi un po' allontanata da noi, seguendo il centro di bassa pressione che ieri ha attraversato il Nord Italia, risalendo dalla Liguria al Veneto e diretto a Nord-Est. Le nubi oggi saranno ancora prevalenti, ma il contrasto dell'aria fredda entrata ieri si è allontanato da noi, per cui si affacceranno le prime timide schiarite, alternate e nuvolosità ancora intensa.
C'è sempre molta umidità nell'aria, e rimane qualche rischio per un rovescio locale, in particolare nelle ore del pomeriggio, ma poi tutto si attenua verso sera, con qualche nuova schiarita. Varrà la pena di fare due passi e un po' di turismo in mattinata, magari in Città Alta, poi un pisolino nel pomeriggio e di nuovo in giro a far festa, la sera, in una delle tante manifestazioni in programma. Ma tenete sempre un ombrellino a portata di mano, non si sa mai.
Roberto Regazzoni il 06/05/2010 - L'Eco di Bergamo
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