I Savoldelli di Clusone all'adunata con la foto del papà Luigi, soldato e partigiano
Si chiamano Fiorenzo, Angelo, Andrea, Giuseppe e Sergio Savoldelli. Cinque fratelli di Clusone, con un denominatore comune: sono tutti alpini. Fiorenzo, il primogenito, e Angelo addirittura partirono lo stesso giorno (il 12 settembre 1979) per il servizio militare, che tra l'altro hanno svolto nella medesima caserma, la «Rossi» di Merano. Fiorenzo, diventato caposquadra assaltatore, si trovò anche a impartire ordini al fratello, il cui ruolo era quello di assaltatore. Dopo appena otto mesi un altro fratello, Andrea, oggi quarantottenne, è chiamato per la naia. Passano gli anni e nel 1986 la chiamata alle armi tocca a Giuseppe: fa tappa a Merano, nella compagnia genio pionieri. La serie si chiude con l'ultimo fratello, Sergio, 41 anni, che nella caserma Menini di Vipiteno (Bolzano) assume il ruolo di autista assaltatore. Anche il padre dei cinque, Luigi, era stato alpino, nella brigata Tridentina. Riuscito a scappare dal treno per Auschwitz, entrò poi a far parte dei partigiani della brigata Camozzi. Ieri i fratelli Savoldelli esibivano la sua foto attaccata alla giacca. Spiega Fiorenzo: «Questo gesto è un dovere nei confronti di nostro padre e di coloro che, come noi, credono al profondo valore che gli alpini portano dentro di sé».
Romina Liuzza il 10/05/2010 - L'Eco di Bergamo
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