Le lettere a L'Eco di Bergamo - «Avevamo bisogno di una festa così» Stampa

Le lettere a L'Eco di Bergamo

 

 

Da Alessandria In Città Alta
Quella notte
ad ascoltare
il nostro coro

Spettabile redazione,
mi riferisco ai meravigliosi giorni dell'adunata alpina trascorsi nella vostra città dove abbiamo goduto di una splendida accoglienza e di una partecipazione veramente eccezionali.
Insieme al mio coro, la serata di sabato 8 maggio abbiamo tenuto un concerto ufficiale alla Casa del Giovane ma terminata l'esibizione, come al solito, siamo andati in giro per la città cercando gli androni giusti per continuare a cantare. Giunta una certa ora (circa l'1,30 di domenica mattina), insieme ai pochi rimasti abbiamo guadagnato la parte alta della città e ci siamo raccolti sotto il porticato del Palazzo della Ragione; qui l'atmosfera si è fatta subito intima e coinvolgente tant'è che si è formato un auditorium di una trentina di persone particolarmente interessato e attento.
Come già detto, la situazione era quasi idilliaca: la posizione, abbastanza defilata, offriva la necessaria concentrazione e le ampie volte del portico regalavano alle nostre cante una splendida resa armonica. Abbiamo smesso di cantare alle 5 quando orami albeggiava e, essendo tra i primi a sfilare, abbiamo dovuto necessariamente far ritorno al nostro alloggio per darci una rinfrescata, rifare la valigia e portarci all'ammassamento. Nel corso di quella magica notte, alcuni del pubblico hanno scattato fotografie e fatto brevi filmati, ma a nessuno di noi (davvero eravamo tre metri sopra il cielo) è venuto in mente di contattare quelle persone così da avere un ricordo tangibile della serata.
Proprio per questo ho deciso di contattare la vostra redazione nella speranza che, attraverso un annuncio o qualcosa di simile, qualche persona presente quella notte (ricordo che molti erano di Bergamo) abbia la cortesia di mettersi in contatto con noi così da poter avere copia dei filmati e/o delle fotografie relative a quei momenti. Nella speranza di ricevere presto notizie, vi ringrazio per la disponibilità e l'interessamento.
Carlo Traverso
Coro «Montenero»
Alessandria

L'appello di un alpino
Cerco il cappello
perso da un amico
commilitone

Gentile redazione,
sono un alpino bergamasco entusiasta dello svolgimento dell'adunata. L'unico inconveniente in cui sono incappato è lo smarrimento del cappello alpino da parte di un mio caro commilitone, tra via Angelo Maj e viale Papa Giovanni XXIII verso la mezzanotte di sabato 8 maggio.
Se qualcuno potesse aiutarmi nella ricerca ve ne sarei grato. Ho passato un anno con questo mio commilitone e lo considero un fratello. Sarei felicissimo di poterglielo riconsegnare.
Cristian Ghilardi

Una sveglia speciale
Nel silenzio

una canzone
per la mamma

Il ricordo per me più bello e toccante della festa (grande festa) degli e per gli alpini è stato quando domenica mattina nell'assoluto silenzio della mattinata dalminese (erano le 8 circa) un alpino, appena sveglio dopo il breve sonno nella palestra della scuola Einaudi, suonava a gran fiato con la sua tromba la canzone «Mamma son tanto felice» dedicata ovviamente alla festa della mamma. Questo per dire che gli alpini pensano sempre agli altri in ogni circostanza: davvero un piccolo grande alpino e un grande uomo, come tutti loro.
Enzo Pietra

Ringraziamenti da Asti
Non scorderò
l'accoglienza
e le emozioni
Gentilissimo direttore,
con queste poche righe voglio esprimere tutti i complimenti alla città di Bergamo per l'ottima riuscita all'83ª adunata nazionale degli alpini.
Sono stato veramente entusiasta per l'accoglienza ricevuta e le emozioni che ho vissuto: non potrò certamente scordarmele negli anni a venire, ma un elogio se mi è permesso lo voglio riservare al gruppo campanari che mi hanno veramente affascinato nel vederli girare per allietare con i loro concerti le vie e le piazze della città.
Chi vi scrive è un amico degli alpini e volontario della Protezione civile Ana di Asti. Saluto ancora tutti gli alpini bergamaschi, l'Associazione alpini di Bergamo e un arrivederci a Torino.
Giorgio Brondolo
Asti

 

L'assistenza in stazione
Protezione Civile
di Alzano
Il nostro grazie

Spettabile redazione,
scrivo da Gandino, a nome di un gruppo di amiche che ha partecipato a Bergamo alle magnifiche giornate dell'adunata degli alpini.
Tramite il giornale vogliamo ringraziare le penne nere ma anche tutte le persone che hanno reso possibile la piena riuscita dell'iniziativa. Sono state davvero tante le istituzioni, i Corpi, le associazioni e i volontari che hanno reso possibile tutto questo.
Una nota particolare la dobbiamo ai volontari della Protezione civile di Alzano Lombardo, che alla stazione di Bergamo hanno coordinato la salita dei passeggeri sul treno della Teb verso Albino. Un compito prezioso visto il particolare affollamento, svolto con gentilezza e puntualità che meritano di essere sottolineate. Grazie!
Angela Bertocchi
Gandino

Le bandiere appese
Sono contento
dei tricolori
alle finestre

Spettabile redazione,
settimana scorsa in una lettera ho commentato l'adunata degli alpini per i beni che ha portato a Bergamo, ma mi sono dimenticato, e mi scuso, di ringraziare tutta la redazione de «L'Eco» per le numerose pagine che ogni giorno ha dedicato agli alpini e a tutta la redazione di Bergamo Tv per i numerosi video che ha trasmesso, le interviste, ma soprattutto per la domenica quando dalle ore 8,30 ha trasmesso l'intera sfilata in modo che molte persone costrette a stare in casa, perché anziane o malate, hanno potuto vedersela.
Sono molto contento dei tricolori che restano appesi alle finestre e ai balconi delle case per continuare a ricordare questi nostri amici alpini, perché Bergamo aveva bisogno di una festa così grande, per colorarsi un po' d'allegria e d'affetti. Speriamo che l'anno prossimo visto, che l'adunata si svolgerà a Torino in coincidenza dei 150 anni dell'Unita d'Italia, Bergamo, città e provincia e tutta l'Italia si colorino di tricolori, affinché sia una festa ancora più grande.
Ringrazio anche per il dvd in edicola da giovedì 20 maggio: aiuterà tutti noi a ricordare come Bergamo con molti aiuti è stata meravigliosa.
Lettera firmata

Il ricordo da una foto
Una bella storia
per portare
un po' di speranza

Ad una settimana di distanza dalla splendida testimonianza degli alpini a Bergamo, guarda caso mi è venuta sottomano una foto di una bimba dello Sri Lanka (Stellina) che a Credaro, dove in settembre ho trascorso 15 giorni di vacanza, mi era venuta a trovare con i suoi genitori e l'avevo incappellata da alpina.
Ha una bella storia. Quando è nata l'ho presa in braccio per prima in attesa dell'arrivo del papà che era stato convocato per un lavoro: il primo. Ora Stellina ha 17 anni e mezzo, è mia figlioccia di battesimo, vive a Milano, studia per diventare perito turistico ed è al quarto anno. Il prossimo anno si diplomerà. Mi sembra una bella storia di speranza quale mio grazie a voi tutti de «L'Eco di Bergamo». W gli alpini!
Giannamaria Conti


23/05/2010 - L'Eco di Bergamo

 
 

Ultime Notizie

Oggetti Smarriti

Sono stati ritrovati parecchi oggetti smarriti durante l'adunata.

Contattare il Comitato Organizzatore per informazioni.