Chi avesse tempo per visitare anche la provincia bergamasca, avrebbe solo l’imbarazzo della scelta tra i numerosi itinerari a carattere artistico, naturalistico o religioso. Indicare alcune mete, significa escluderne altre: forniamo quindi alcune indicazioni nella consapevolezza di non essere esaustivi.
Gli appassionati d’arte non possono non recarsi ad Almenno San Bartolomeo, dove sorge il tempio a pianta circolare di San Tomè, esempio straordinario del XII secolo, inserito in un sito costituito da più edifici romanici in ottimo stato di conservazione. Il territorio bergamasco è stato per secoli un’area di passaggio di grande importanza strategica per molte popolazioni, questo spiega perché sia stato fortificato con castelli, torri, trasformati nel tempo in residenza campestre e non più militare. Tra i molti ricordiamo il castello di Malpaga, che sorge in pianura e celebre perché residenza nel ’400 del condottiero Bartolomeo Colleoni. La villa di campagna dei Visconti a Brignano Gera d’Adda, realizzata nel XVIII secolo in stile barocco, costituisce un esempio perfetto di castello residenza, mentre un altro castello visconteo si trova a Pagazzano. Dalla pianura verso la Val Seriana si segnala a Clusone (a 50 km da Bergamo) la particolarissima Danza Macabra dipinta sulla facciata del quattrocentesco Oratorio dei Disciplini; in Piazza dell’Orologio sorge una serie di edifici storici che gravitano attorno al Palazzo Comunale, sorto nel XV secolo. A lato del palazzo si innalza la Torre dell’Orologio, che reca sulla facciata lo straordinario meccanismo elaborato nel 1583 dal clusonese Pietro Fanzago. Ad Alzano Lombardo, a pochi chilometri da Bergamo, nella Basilica di San Martino vescovo si possono ammirare le sagrestie lignee di Andrea Fantoni. Un intero ciclo di affreschi di Lorenzo Lotto dedicati a Santa Barbara si trova nella Cappella di Villa Suardi a Trescore Balneario. Un itinerario a carattere religioso può toccare alcune mete di pellegrinaggio care ai bergamaschi, e non solo. La prima Sotto il Monte, paese natale di Papa Giovanni XXIII dove è visitabile la casa natale e il Museo a lui dedicato. Poco distante la frazione di Fontanella dove si trova la chiesa romanica di Sant’Egidio. A Caravaggio sor-ge il Santuario di Santa Maria del Fonte, in cui si ricorda l’apparizione della Madonna avvenuta il 26 maggio 1432. Ad evidenziare la varietà del patrimonio presente in provincia si ricorda il villaggio operaio di fine '800, sorto lungo la riva bergamasca del fiume Adda. Dichiarato Patrimonio Unesco, Crespi prende il nome dalla famiglia di industriali cotonieri lombardi che realizzò un moderno "Villaggio ideale del lavoro" accanto al proprio opificio tessile. Spostandosi in Valle Brembana, merita una visita la cittadina di San Pellegrino Terme, divenuta nel corso del XX secolo una delle località turistiche predilette dall’alta società, ma nota già nel medioevo per le sue acque curative. L’architettura Liberty si esprime nel Grand Hotel, nel Casinò Municipale e nel Palazzo Termale. La bergamasca offre poi innumerevoli possibilità di gite e visite naturalistiche tra le montagne, per le valli e sulle rive del lago di Endine o di Iseo con l’originale Montisola, l’isola lacustre più grande d’Europa. A questo punto non resta che scegliere e partire alla scoperta del territorio orobico.
Laura Arnoldi - L'Alpino Febbraio 2010
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