Festa orobica per le penne nere dall'estero Stampa

L'Ente bergamaschi nel mondo prepara l'accoglienza per gli alpini «stranieri» e i nostri emigranti.
Il presidente Locatelli: «Occasione straordinaria». Ci sarà pure un gruppo della Papua Nuova Guinea.
 

 

 

Sono più di 50 mila i bergamaschi nel mondo, e tremila di questi non vogliono mancare all'appuntamento della città con le penne nere. Giungeranno a Bergamo per partecipare all'adunata di domenica 9 maggio: parte di oro tra le fila delle sezioni estere Ana, altri tra gli spettatori che saluteranno gli alpini lungo le strade. Ad accoglierli troveranno Santo Locatelli, alpino e presidente dell'Ente Bergamaschi nel Mondo, associazione che da più di 40 anni è vicina ai nostri concittadini che hanno dovuto lasciare la propria terra d'origine per trovare lavoro in altri Paesi.
«L'impegno dell'Ente è quello di mantenere vive le tradizioni orobiche anche nei paesi di emigrazione e di promuovere la cultura bergamasca con numerose iniziative», spiega Santo Locatelli. Per fare sentire una volta di più questi bergamaschi a casa è stato organizzato un momento di incontro presso la parrocchia di Santa Maria delle Grazie, in città, per il pomeriggio di sabato 8 maggio dalle ore 16. «La "Festa orobica" vuole essere un momento di "bergamaschità" offerto a tutti gli emigrati alpini. Sarà una accoglienza speciale per gli iscritti nei nostri circoli e delegazioni sparsi in tutto il mondo» spiega Locatelli. Il programma prevede, dopo il saluto delle autorità, la lettura di testi e poesie in dialetto bergamasco da parte dei membri del Ducato di Piazza Pontida, un intervento sulla storia dell'emigrazione a cura del centro Studi Valle Imagna, uno spettacolo di canti e balli del Gruppo folkloristico internazionale «i Gioppini di Bergamo» di Fabrizio Cattaneo. Ai presenti verrà donato un acquerello, opera di Luciana Negri Locatelli. «È un'occasione straordinaria per rimarcare i valori dell'emigrazione e ricordare che coloro che sono partiti dalla terra orobica si sono sempre distinti per onestà e laboriosità».

 


Verranno anche ricordati alcuni dei bergamaschi che sono scomparsi e che hanno svolto un ruolo importante per le proprio comunità: Assunta Benzoni a Marcinelle, Mamma Lena in Australia, Giuseppe Pesenti in Belgio. Per chi giungeva in terra straniera, altro riferimento fondamentale era la presenza dei missionari. Sarà monsignor Valentino Ottolini a recitare la Preghiera dell'emigrante durante la Festa orobica alla quale parteciperanno anche missionari. «Tratto distintivo dei bergamaschi è stato la religiosità. I rapporti del nostro Ente con i sacerdoti in missione è sempre stato molto stretto e ha permesso di creare una rete di rapporti tra i diversi circoli; Padre Giuseppe Radici è per esempio presidente del circolo San Paolo del Brasile. Tra i molti missionari vogliamo ricordare padre Giacomo Mora, del circolo dei bergamaschi di Buenos Aires», precisa Locatelli.
Molti sono gli amici che il presidente accoglierà a Bergamo: «Roberto Baccanelli arriverà dall'Argentina con più di 50 soci del circolo locale, da Toronto ne arriverà un'altra ventina; altrettanti saranno accompagnati da Stoccarda da Mario Fadini, e da Lucerna da Giulio Rossi; dalla Svizzera arriverà un pullman organizzato da Valerio Bigoni. Sarà presente Valeria Generoso, presidente della Federazione dei circoli svizzeri; oltre 50 bergamaschi giungeranno da Liegi con Paride Fusani. I più lontani arrivano dalla Papua Nuova Guinea con Gianni Brissoni».
Impossibile nominarli tutti, anche se Santo Locatelli li vorrebbe poter ricordare uno a uno, dal momento che nei suoi ormai vent'anni di presidenza dell'Ente Bergamaschi nel Mondo ha spesso vistato i circoli sparsi un po' ovunque, dove ha potuto incontrare anche le seconde e ormai anche terze generazioni: «La prima generazione era quella dei bergamaschi che partivano con le valigie di cartone, ora figli e nipoti desiderano conoscere le proprie radici. Molto interesse suscitano le nostre iniziative di promozione della lingua e cultura italiana nei circoli all'estero, ma anche i viaggi di soggiorno nella terra natia».
Non solo, l'Ente promuove anche i prodotti bergamaschi con appositi stand presso fiere e mostre regionali (ad esempio in Belgio «Tarantelle ici», ad Audincourt in «Recontre e recine», a Ginevra alla Expo, a Buenos Aires e a San Paolo del Brasile). «Fondamentale per l'Ente è sempre stato il sostegno delle istituzioni, che riconoscono ai nostri bergamaschi il ruolo di migliori ambasciatori italiani nel mondo», conclude Santo Locatelli.
 

 

Laura Arnoldi il 01/04/2010 - L'Eco di Bergamo

 

 
 

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Oggetti Smarriti

Sono stati ritrovati parecchi oggetti smarriti durante l'adunata.

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