Ora tutti gli alpini sono cittadini bergamaschi Stampa

La cittadinanza onoraria assegnata dal Consiglio comunale per la prima volta a un'associazione


 

Quattrocentomila cittadini in più in un colpo solo. Anzi di più. Come una grande, grandissima famiglia che si allarga accogliendone un'altra ancora più grande: quella dell'Ana, l'associazione nazionale alpini che ieri è stata insignita della cittadinanza onoraria di Bergamo durante una seduta straordinaria del Consiglio comunale. Un gesto semplice, quasi banale nella sua dinamica – la pergamena consegnata dal sindaco Franco Tentorio al presidente della stessa associazione Corrado Perona, le strette di mano rituali, gli scatti dei fotografi –, ma denso di significati: in sostanza il riconoscimento di comune radici, di una condivisione di valori.
L'importante onorificenza non era mai andata ad alcuna associazione. Servivano gli alpini per convincere l'intero Consiglio comunale (il provvedimento era passato all'unanimità) che sì, con loro era proprio il caso di fare un'eccezione: tutti bergamaschi, iscritti e non iscritti all'Ana visto che la cittadinanza è stata simbolicamente estesa a quanti hanno comunque indossato il mitico cappello. Così eccole le penne nere. Si sono presentate nel pomeriggio a Palafrizzoni con i loro pezzi da novanta di fronte a un'aula gremita di autorità (tra le quali il prefetto Camillo Andreana, l'assessore provinciale alla protezione civile Fausto Carrara e don Mario Carminati referente per la diocesi nel comitato organizzativo dell'adunata) e consiglieri comunali: c'era il presidente nazionale Corrado Perona, il collega sezionale Antonio Sarti, ma anche quel monumento vivente che è il past president bergamasco Leonardo Caprioli in grado di strappare ancora una volta un applauso calorosissimo e a far luccicare gli occhi a molti. Emozione? «Sì almeno due – conferma Perona – la prima nell'incontrare "Nardo" e la seconda per questa cittadinanza che non è solo un foglio di carta, ma un riconoscimento importantissimo, fatto di solide fondamenta e valori profondi».

 

 


Gli stessi cui si rifà il sindaco Tentorio: «Le motivazioni di questa onorificenza sono molteplici – dice aprendo la cerimonia dopo i saluti del presidente del Consiglio comunale Guglielmo Redondi – e hanno tutte radici in quei valori morali e civili che rappresentano un patrimonio permanente dell'associazione come lo spirito di fratellanza, l'amor patrio, la difesa delle tradizioni popolari, il rispetto dell'ambiente e la disponibilità nel tendere la mano verso chi si trova in difficoltà. Proprio per proclamare con convinzione e consolidare ulteriormente questo prezioso bagaglio l'amministrazione conferisce la cittadinanza onoraria all'Ana, estendendola emblematicamente a tutti gli alpini d'Italia».
«Questo clima di condivisione – gli fa eco Antonio Sarti – lo abbiamo respirato intensamente anche nelle fasi preparatorie dell'adunata: i bergamaschi si identificano negli alpini e questa sintonia si traduce in risultati concreti, in un abbraccio continuo e in un calore che ci sprona a proseguire sulla strada di sempre». L'ennesima dimostrazione è lì, fuori dall'aula, a due passi da Palafrizzoni: un gruppetto sta distribuendo il tricolore ai passanti. In città – è stato calcolato – ne sventolano già 120 mila, ma gli alpini non si fermano mai.
«Sarà una grande festa – assicura il vice sindaco e delegato per l'adunata Gianfranco Ceci – non solo folclore, ma l'incarnazione di tutti quei valori che ci hanno spinto ad attribuire questo riconoscimento». «La decisione – chiosa Redondi – ha visto anche la mia convinta e personale adesione. Vorrei approfittare di questa cerimonia per rivolgere però un pensiero anche a tutti quegli alpini che si trovano ad affrontare contesti difficili, come il contingente in Afghanistan». Da ieri sono bergamaschi pure loro.


Emanuele Falchetti il 30/04/2010 - L'Eco di Bergamo

 
 

Ultime Notizie

VIDEO ADUNATA

i video che ci hanno inviato...

Leggi tutto...