Treviglio mobilitata attende in festa 1.300 penne nere Stampa

Tanti gli ospiti del gruppo alpini guidato da Dario Robecchi. Raffica di manifestazioni da domani. Cinque i posti tappa

 Anche oggi, come avvenne per la prima e per la seconda adunata nazionale dell’Ana a Bergamo (1962 e 1986) viene richiesto un notevole contributo al gruppo alpini di Treviglio. Per la città l’adunata costituisce un’occasione per manifestare il senso di ospitalità e anche per mostrare il patrimonio artistico della zona. Nel 1962 fu un successo. Nel 1986 fu di nuovo bagno di folla. In quel frangente anche il gruppo trevigliese degli alpini fu chiamato a fare la propria parte al fine di alleggerire il più possibile la pressione che gli alpini venuti da tutta Italia, con la loro presenza, esercitavano sul capoluogo: furono resi gli onori funebri a Carlo Longaretti (una corona venne portata anche dal sindaco di Gemona del Friuli, città dove il concittadino e capogruppo perse la vita), la fanfara della Julia si esibì in un carosello, gli alpini sfilarono per il centro, il coro Ana di Milano rallegrò la città. Il tutto fu impreziosito da encomiabili gesti di solidarietà: l’inaugurazione dell’ampliamento di una cooperativa sociale e la consegna di una carrozzella Sali scale per un ragazzo invalido. Nel 2010 così si articola il programma della tre giorni delle penne nere a Treviglio. Domani alle 14,30 al cimitero, onoranze agli alpini «andati avanti», quelli defunti; alle 20,45 al Teatro Filodrammatici esibizione del Coro Ana «Monte Cervino» e proiezioni di diapositive sul tema della montagna; domani alle 11,30, nel cortile della Casa del socio della Cassa Rur ale in via San Martino, verrà scoperta una targa in memoria di Guido Ferrari – scomparso nel 1972, fondatore del gruppo alpini nel 1928 e primo presidente fino al 1960 – e di Carlo Longaretti – scomparso nel 1976, indimenticabile capogruppo votato alla generosità solidale specie per i terremotati del Friuli–. Alle 15,30 resa degli onori al monumento ai Caduti e sfilata per le vie cittadine delle fanfare di Bassano del Grappa e della Lunigiana; a seguire, concerto in piazza Garibaldi; alle ore 18,30 Santa Messa in Basilica animata dal Coro Ana «Monte Orsaro» di Parma; alle 20,35 all’Auditorium della Same concerto dei cori «Monte Orsaro» di Parma, «Monte Cavallo» di Pordenone e «Friuli» di Cordovado. 

 

 Nella giornata di sabato sarà possibile visitare, nei locali dell’ex Upim, una mostra fotografica sulla Grande guerra e, grazie alla Pro loco, alcuni cortili storici del centro. Sempre in piazza, gli Amici del Parco del Roccolo gestiranno il servizio di vettovagliamento: quanto ricavato sarà utilizzato per far fronte alle spese di gestione dell’Oasi del Parco. Domenica 9... tutti a Bergamo per la sfilata! In occasione delle varie manifestazioni saranno raccolti fondi per Haiti che saranno poi fatti pervenire alla trevigliese Fiammetta Cappellini, la coordinatrice dell’Avsi nell’isola caraibica devastata dal terremoto del 12 gennaio scorso, per interventi puntuali e mirati. Ecco come hanno «risposto» gli alpini di Treviglio alle richieste dell’adunata nazionale. Oltre 1.300 le persone assegnate al gruppo (responsabile Dario Robecchi), il secondo più numeroso (75 alpini ai quali si aggiungono una quindicina di simpatizzanti): 250 penne nere stanno arrivando dal Piemonte, 400 dal Friuli, 150 da Treviso, 50 dall’Abruzzo, 50 dalla Liguria più altri sparsi da altre località del Lazio e della Toscana. Gli ospiti troveranno sistemazione al Pala Facchetti (400), in strutture dell’ex Foro Boario, nella palestra di via Torta (le fanfare e gli accompagnatori).


La città ancora oggi imbandierata, a cura dell’Amministrazione comunale, per la manifestazione del 25 Aprile, risulterà ancor più tirata a lucido con bandiere e striscioni tricolori collocati a cura del gruppo alpini, che ha messo a disposizione 450 bandiere a cui se ne aggiungono 150 offerte dalla Cassa Rurale. Striscioni di «Benvenuti alpini» sono stati collocati in viale Merisio, in piazza Garibaldi, sui tralicci che ingabbiano il campanile di San Martino, oggetto di interventi restaurativi esterni, nel piazzale della stazione ferroviaria Centrale, alla Same, al Foro Boario, in via Roma, in via Verga, in via Sangalli, in via San Martino, in via Fratelli Galliari, nel rondò ll’incrocio tra le vie per Casirate - Lodi, per Calvenzano – Crema e Pip 1. Cinque sono i posti-tappa nei quali saranno presenti alpini e uomini della Protezione civile di Treviglio per dare indicazioni a quanti saranno convogliati in città prima di recarsi a Bergamo per la grande sfilata di domenica: in via Caravaggio per le provenienze da Brescia; in via Cassani–Zona Same per le provenienze da Milano; in zona piazzale Bianchi per le provenienze dai paesi a Nord di Treviglio e nel piazzale della «Centrale » per quanti arriveranno in treno.
Sabato e domenica treni navetta assicureranno il trasferimento da Treviglio (Centrale e Ovest) a Bergamo e ritorno. I posti tappa saranno presidiati anche da alpini di Calvenzano, Morengo, Mozzanica, Brignano, Calcio, Casirate. La Cassa Rurale ha messo a disposizione dell’organizzazione 1.500 borse sacchetto che, a cura della Pro loco, saranno riempite di documentazione utile per gli ospiti che si recheranno a Bergamo ma anche di chi vorrà visitare Treviglio e le località vicine. Per questa operazione è stata chiesta la collaborazione dell’Istituto professionale-turistico Zenale e Butinone.

 

 

Preziosa collaborazione anche dal gruppo volontari carabinieri in congedo, dalla Polizia locale, dai Vigili del fuoco volontari, dalle forze dell’ordine e dalle strutture di assistenza sanitaria e di pronto soccorso.

Saverio Volpe il 06/05/2010 – L’Eco di Bergamo
 

 

 

 
 

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