Emilio Zanetti: era un alpino, venne fucilato in Montenegro. L'intervento finanziato dalla Fondazione della Banca Popolare.

Giusto in tempo per rendere onore agli alpini, sono conclusi i lavori di recupero e pulizia della torre dei Caduti in piazza Vittorio Veneto. Ieri pomeriggio, nella sala Caccia di Palazzo Frizzoni, il sindaco Franco Tentorio ha ringraziato Emilio Zanetti, presidente del consiglio di gestione di Ubi Banca, che attraverso la Fondazione Banca Popolare di Bergamo ha finanziato l'intervento. Realizzato nell'ambito del progetto «Rivalutare Bergamo», diretto da Bruno Soranzo, l'intervento ha richiesto due mesi di lavoro. «Non ho avuto alcuna esitazione nell'assecondare questa richiesta del Comune – ha detto il presidente Zanetti –. La Fondazione Banca Popolare di Bergamo è impegnata da anni nel restauro e nel recupero degli edifici monumentali della città; il complesso di Sant'Agostino e Porta San Lorenzo ne sono solo due esempi. Questo a sottolineare il profondo legame che ha mantenuto con Bergamo, città in cui ha scelto di collocare la sua sede centrale».
La torre dei Caduti, costruita al termine della Prima guerra mondiale e inaugurata nell'ottobre del 1924, è un monumento profondamento legato alla storia della Banca Popolare di Bergamo: il terreno su cui sorge venne appositamente ceduto dalla banca al Comune perché, sempre a spese dell'istituto di credito, vi venisse edificata una torre che - dice l'atto di cessione - «dovrà essere dedicata ai caduti e conservare in perpetuo tale destinazione». «Il fatto che questo intevento di pulizia abbia avuto luogo in occasione dell'adunata nazionale degli alpini – ha concluso Zanetti – è per me motivo di personale soddisfazione: mio fratello era alpino ed è morto in Montenegro fucilato da un plotone tedesco dopo l'8 settembre 1943; questo evento ha fatto sì che mi sia sempre sentito profondamente legato agli alpini e oggi sono orgoglioso che la mia città ne ospiti l'adunata nazionale».
Nel corso dell'incontro è intervenuto anche Antonio Sarti, presidente dell'Associazione nazionale alpini di Bergamo, che ha ribadito la gratitudine dell'associazione nei confronti di Ubi.

Paolo Baggi il 06/05/2010 - L'Eco di Bergamo