La macchina della Protezione civile è pronta: coordinerà 400 gruppi. Prova di fuoco anche per il neonato Centro di emergenza di Azzano
Oltre 4.600 volontari coinvolti, di cui 3.429 dell'Ana e 800 del comparto Sanitario (Anpas e Croce Rossa), con più di 400 associazioni e gruppi Comunali/Intercomunali all'opera. Sono solo alcuni dei numeri che stanno dietro alla complessa macchina organizzativa del Servizio di Protezione civile della Provincia di Bergamo a cui spetta il coordinamento delle organizzazioni di volontariato operative sul territorio per l'adunata nazionale degli alpini.
«La manifestazione rappresenta un'esercitazione di Protezione civile a tutti gli effetti – spiega l'assessore alla Protezione civile e Polizia provinciale, Fausto Carrara – sia per l'elevato numero di volontari coinvolti che per la complessità delle attività da gestire. In relazione alla massiccia affluenza di persone e alla particolarità della rete viaria, che richiede la predisposizione di vari servizi di controllo a supporto sia delle Forze dell'Ordine che delle Polizie locali sull'intero territorio provinciale, si rende necessario l'impiego di varie componenti del sistema del volontariato di Protezione civile provinciale, tra cui la logistica, la sanità, l'assistenza alla popolazione, le comunicazioni radio e la prevenzione».
Ma l'Adunata porta anche un primo test operativo: si vuole utilizzare come punto di ritrovo, supporto logistico e di stoccaggio mezzi e materiali il Centro polifunzionale di emergenza situato nel Comune di Azzano S. Paolo: «È un'occasione per testare il funzionamento del Cpe, nato da una convenzione tra Provincia e Regione, per dotare la nostra provincia dell'indispensabile polo di riferimento per la Protezione civile – continua l'assessore Carrara –. Il primo lotto di lavori non è completo, tuttavia il Cpe sarà operativo per le esigenze logistiche connesse all'adunata, grazie alla disponibilità dell'impresa che conduce i lavori e dei progettisti del Settore Viabilità della Provincia». Fra i servizi svolti dal volontariato della Protezione civile c'è il controllo degli 11 punti critici della rete viaria provinciale, l'attivazione di 31 «posti tappa» per agevolare il traffico, il supporto della gestione dei varchi istituiti nel Comune di Bergamo e la possibilità di usufruire di squadre di pronto intervento in caso di necessità.
«Non posso che congratularmi e ringraziare il volontariato di protezione civile che ha risposto con professionalità e tempestività alla richiesta di collaborare con le istituzioni – commenta il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano – l'ennesima dimostrazione concreta di quanto siano laboriosi e attivi i nostri volontari della terra bergamasca». Anche gli alpini, veri protagonisti di questa festa, non hanno fatto mancare il loro contributo: da lunedì fino a quest'oggi, oltre 500 alpini provenienti da tutta Italia (120 per ogni giornata), nonostante il brutto tempo, hanno portato a termine tre interventi di riqualificazione ambientale in città.
Hanno pulito i sentieri che costeggiano la strada della Madonna del Bosco mettendo in sicurezza la strada e tagliando, in accordo con il Parco dei Colli, le piante secche; realizzato un nuovo parco, che sarà inaugurato domani alle 15, lungo il torrente Morla all'altezza di via Maironi da Ponte con la posa di staccionate, uno spazio dedicato ai cani, e la messa a dimora di panchine e tavoli da pic-nic. Tutto questo senza dimenticare la pulizia delle Mura venete nel tratto, lungo più di 100 metri, delle sottomura di Sant'Alessandro. «Questi alpini hanno dimostrato la loro grande generosità nei confronti di tutta la città – ha dichiarato soddisfatto l'assessore comunale all'Ambiente, Massimo Bandera –. Hanno portato a termine, in forma completamente gratuita, un lavoro eccezionale e a loro va il nostro grazie sincero e pieno di orgoglio».
Vittorio Ravazzini il 07/05/2010 - L'Eco di Bergamo
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