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L'assessore Raimondi: dalla Regione un milione per l'adunata

 

 

«Che dire? Sono esterrefatto». Marcello Raimondi, assessore regionale all'Ambiente ed energia rappresenterà il Pirellone domani all'Adunata nazionale degli alpini: «Una presenza gioiosa che sta riempiendo le nostre strade: una grande fratellanza che le penne nere stanno portando a Bergamo».
Città che gli alpini li ha proprio nel cuore...
«E in questi giorni l'associazione con loro è ancora più automatica. Me ne sono reso conto da diversi incontri a Milano e in Lombardia: alla fine si finisce sempre a parlare dell'adunata. È come se in queste ore il Paese guardasse a Bergamo perché sa che qui c'è il cuore della nazione, gli alpini appunto. Giovedì ho incontrato un alto diplomatico americano a Milano e mi ha chiesto notizie di questi alpini e da cosa ci lega così tanto a loro. Gli ho spiegato che per noi sono come i Marines per gli Stati Uniti: un corpo che ha qualificato i momenti più difficili ed eroici della storia italiana. Un mito della difesa nazionale e della sua stessa identità».
Se poi teniamo conto che la maggior parte sono lombardi...
«Questo ci lega ovviamente ancora di più: ci rivediamo in quel loro carattere che li porta ad affrontare le situazioni più difficili. L'asperità della montagna è quasi simbolica del loro modo di essere, gente capace di superare ogni difficoltà».
Gente molto bergamasca, per restringere ancora di più il cerchio
«Sfido chiunque a sostenere che Bergamo non sia la capitale degli alpini. Il loro carattere è il nostro carattere: la voglia di fare, di esserci, di impegnarsi per il prossimo, di non arrendersi».
La Regione ci ha messo del suo per questo appuntamento.

«E da subito: il 25 febbraio 2008 il Consiglio regionale ha approvato una mozione a favore della candidatura di Bergamo. Dopo la designazione, nell'ottobre 2009 la Giunta ha deliberato uno degli stanziamenti più importanti mai stanziati in generale: 1 milione di euro».
In questo modo quanto avete coperto dei costi complessivi dell'evento?
«Ammontavano a 2,5 milioni, quindi poco meno della metà. Nei mesi successivi sono poi subentrato a Piergianni Prosperini come rappresentante della Regione nel Comitato organizzatore dell'Adunata, e ho così potuto toccare con mano l'entusiasmo e l'attesa per questo grande appuntamento».
Il contributo della Regione è solo un fatto economico, o dietro c'è di più?
«Sicuramente c'è molto di più: con questo stanziamento abbiamo voluto riconoscere il ruolo fondamentale degli alpini nella società lombarda. Siamo tutti legati alla loro storia, alla loro presenza praticamente quotidiana: come negare il contributo fondamentale che danno ogni giorno sul versante della solidarietà e del sociale? Penso al terremoto dell'Abruzzo: la Regione Lombardia fu la prima istituzione italiana a realizzare un'opera pubblica, la nuova Casa dello studente, e chi c'era al nostro fianco? Ovviamente gli alpini, in prima linea a soccorso delle popolazioni terremotate già poche ore dopo il sisma. Le penne nere sono tutto questo».
L'entità del vostro contributo suscitò qualche polemica: in un momento di crisi forse poteva essere ridotto di entità e destinato altrove.
«Rispondo citando i dati del Libro verde della solidarietà 2008 dell'Ana: da un piccolo censimento, per niente esaustivo, il valore economico delle iniziative di solidarietà degli alpini era stimabile in oltre 50 milioni di euro. Di fronte a questo, il nostro milione è sì importante ma quasi simbolico: il minimo per persone che ogni giorno danno il massimo».
 

D. N. il 08/05/2010 - L'Eco di Bergamo

 

 
 

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Oggetti Smarriti

Sono stati ritrovati parecchi oggetti smarriti durante l'adunata.

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