Ma gli alpini non hanno paura Stampa

Dal dire al fare...
Ma gli alpini non hanno paura
... e la nave Adunata è giunta in porto

 

Dal dire al fare c’è di mezzo il mare, dice

il proverbio, e gli alpini di Bergamo l’hanno esperimentato. Si fa presto a dire Adunata Nazionale, ma poi quando c’è da organizzarla è un lavoro immane. Ma non solo: e i soldi? dove li prendiamo i soldi? Le tribune devono essere a norma, i campi forniti di acqua, luce e servizi igienici, la raccolta dei rifiuti deve essere moltiplicata per dieci. Ecco alcuni dei tanti lavori che devono essere affidati a ditte specializzate. Chi paga? E un bel pensiero e bel da fare. E poi il piano della viabilità, i parcheggi: si parla di quasi tremila pullman in arrivo alla domenica mattina. I posti tappa per dare assistenza e informazioni a chi arriva, occorre che siano tutte collegate via radio. Si stima un’affluenza di 500 mila persone. Dove le mettiamo? I servizi sanitari vanno potenziati, i servizi d’ordine coordinati, gli enti pubblici interessati e coinvolti. E le fanfare e i cori che arrivano, decine e decine: come organizziamo i loro concerti? E poi le varie manifestazioni, i servizi televisivi, le mostre ... e poi ... e poi ... non si finisce più. 


Ma gli alpini non hanno paura, specialmente quando hanno da rimboccarsi le maniche. Il Comitato Organizzatore tira le fila, dà disposizioni, tiene la conta dei soldi ed i contatti con le varie autorità, mentre trentasei gruppi di lavoro concretizzano le varie fasi organizzative. Vi sono poi i vari Gruppi Alpini dei paesi di tutta la provincia che si danno da fare per accogliere nel modo migliore le penne nere che saranno loro ospiti. E un vero formicaio, ognuno ha il suo compito. I responsabili, se non proprio alla gloria della storia, assurgono alla notorietà della cronaca, ma dietro vi sono tanti “alpini ignoti”, migliaia, i più semplici e più umili che sono in trincea, sotto la pioggia, ad attrezzare gli accampamenti, ad allestire mostre e posti tappa, a brigare a destra ed a manca. E mentre gli altri sfilavano, alcuni erano ancora impegnati negli accampamenti per tirare fuori qualcuno dal fango per la pioggia incessante. Tutti questi meriterebbero una medaglia, ma a loro basta aver contribuito a fare in modo che l’Adunata di Bergamo fosse fantastica, oltre ogni più rosea aspettativa.

Luigi Furia

 Lo Scarpone Orobico - ANNO 69 - N. 2 Agosto 2010
 

 
 

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